Tamara Samsonova (Тамара Самсонова), nata il 5 marzo 1947 e deceduta (presumibilmente) nel luglio 2015, è stata una presunta assassina seriale russa, soprannominata "Nonna Squartatrice" o "Baba Yaga".
La sua vita e i suoi crimini sono diventati di dominio pubblico in seguito al suo arresto nel luglio 2015, dopo il ritrovamento del corpo smembrato di Valentina Ulanova, di 79 anni, nel suo quartiere di San Pietroburgo. Le indagini successive hanno rivelato dettagli macabri relativi a questo e ad altri potenziali omicidi.
Crimini Presunti:
Samsonova è sospettata di aver ucciso e fatto a pezzi almeno 11 persone, inclusi il suo marito e diversi inquilini. I suoi metodi prevedevano l'uso di sonniferi per sottomettere le vittime, per poi smembrarle, a volte bollendo le parti del corpo. Si presume che abbia documentato i suoi crimini in un diario, con descrizioni dettagliate degli omicidi e dello smembramento.
Prove e Indagini:
Le indagini sono state supportate dai suoi diari e da filmati di sorveglianza che la mostravano trasportare parti del corpo. Le motivazioni dietro i suoi crimini rimangono oscure, ma alcune teorie suggeriscono che fosse affetta da disturbi mentali.
Contesto e Impatto:
Il caso di Tamara Samsonova ha suscitato scalpore in Russia e a livello internazionale, a causa della brutalità dei crimini e della natura apparentemente ordinaria della perpetrator. Ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli anziani e sull'efficacia del sistema sanitario mentale.
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